LABORATORIO ASSEMBLAGGIO

In tre distinti locali i detenuti lavorano e assemblano per conto terzi materiale elettrico, metallico e plastico, a mano o con macchinari semiautomatici.

Confezionano inoltre prodotti finiti, imballati pronti per la spedizione. Realizzano il lavoro come i Committenti desiderano, nei tempi e nelle quantità richieste.

Puntualità, impegno, responsabilità, ordine del posto di lavoro, qualità del lavoro prodotto sono i principi fondanti.

GLI SPAZI

Ex palestra

In un ampio spazio, esterno alla zona detentiva, a piano terra adiacente al cortile del carcere, di oltre 200 mq, una volta palestra degli agenti penitenziari, lavorano i detenuti in art. 21, ovvero ammessi al lavoro all’esterno.

Il locale è dotato di tutte le attrezzature che necessitano per l’assemblaggio dei prodotti. Ampi tavoli e zone ben delineate permettono di suddividere il lavoro fra le diverse commesse e di destinare a zone ben definite la programmazione del lavoro. Il locale è anche utilizzato come carico/scarico dei prodotti, che da questo locale vengono smistati agli altri locali di assemblaggio.

Oasi

Tre locali interni al carcere, di circa 30 mq ciascuno, presso la sezione Oasi, al primo piano, sono destinati ai lavori di assemblaggio. Qui si lavorano prodotti di piccole dimensioni, che necessitano a loro volta di piccole attrezzature.

PERCHÈ UN LABORATORIO IN CARCERE?

Inventare opportunità per fare lavorare persone è la soddisfazione più grande per un imprenditore al quale hanno insegnato di ”lasciare il mondo migliore di come è stato trovato”.

Fare lavorare persone svantaggiate aumenta la soddisfazione perché a parità di bisogno è più complicata la soluzione. Aspettare che qualcun altro lo faccia allunga i tempi e posticipa i risultati positivi.

Non serve la perfezione per iniziare un progetto: alla perfezione, forse, ci si arriverà nel tempo.

Bello è stimolare altre realtà del territorio a collaborare, continuare, garantire, completare l’esperienza iniziata. Basta solo un poco di buona volontà quella che in tanti abbiamo messo in questo progetto.

Luigi MondardiniMareco Luce SRL

PERCHÈ COMMISSIONARE LAVORO AI DETENUTI?

Vossloh-Schwabe Italia crede fortemente nell’impegno sociale, l’impresa che vuole essere virtuosa oltre a perseguire l’utile, come è normale che sia, deve essere capace di fungere da risorsa per il territorio e la collettività.

Restituire benessere attraverso l’impegno sociale è fondamentale per assicurare alla comunità il reintegro nella legalità del detenuto. Statisticamente è documentato che far lavorare i detenuti durante la pena riduce la recidiva una volta che la persona torna libera, assicurando più sicurezza a tutti i cittadini.

Per Vossloh- Schwabe Italia, che da oltre 10 anni commissiona lavoro ai detenuti, questo significa contribuire a fare del bene al nostro territorio.

Carlo ComandiniVossloh-Schwabe Italia Spa

PERCHÈ UN IMPRENDITORE COMMISSIONA  LAVORO AI DETENUTI?

Reputo che un’azienda sana abbia anche una funzione e un compito sociale, lo ritengo quasi un obbligo, è importante restituire il bene alla comunità a cui si appartiene. Aiutare chi ha bisogno, offrendo lavoro anche agli stranieri, fa parte della nostra realtà lavorativa.

E non dimentichiamo che… fare del bene è quasi un atto egoistico, perché prima di farlo agli altri lo si fa a se stessi!

Mario MarianiATI di Mariani srl

COSA SIGNIFICA LAVORARE CON I DETENUTI?

Lavorare con i detenuti significa essere costantemente disposti a non giudicare le persone che ciclicamente ti si presentano davanti. Significa vedere e valutare solo l’uomo e la sua volontà di riscatto senza fornirgli una via privilegiata per farlo, poiché questa non sarà la realtà a cui andranno incontro una volta usciti.

Dal punto di vista personale, è anche una sfida con se stessi perché ti obbliga ad operare al di fuori della confort zone a cui siamo abituati.

Pietro BravacciniVossloh-Schwabe Italia Spa